Sono sette disegni nati ricordando e rileggendo alcuni versi della Divina Commedia di Dante Alighieri. La scelta è dovuta soprattutto al fatto che sono versi imparati a memoria a scuola, tanti anni fa, ma che ricordo ancora.
Tra l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso mi sono concentrato sull’Inferno perché l’Inferno è quello che più mi aveva affascinato. Nel canto V ci sono Paolo e Francesca, a me particolarmente cari. Ho cercato di disegnarli in modo soffuso, librati nell’aria, stretti l’uno all’altro. Dante li avvolge in un’atmosfera di “fiaba”. Come rendere con un disegno adeguato tanto amore? Per me questo amore è tanto vasto.
E poi ancora la Lonza, Caronte, Minosse, Farinata degli Uberti, Ugolino, Lucifero: animali, esseri umani e immaginari.
Consapevole di essere ben lontano dal poter “illustrare” i versi di Dante, è stato un grande piacere mettermi davanti ad un foglio di carta per disegnare e confrontarmi con i miei ricordi.

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Eufrasia (che vuol dire: felicità, bellezza, allegria) è il nome di questa mia piccola amica che viene dal Burkina Faso, etnia Morraco. L'ho conosciuta questo settembre 2018 assieme a sua mamma (Clementina) e sua nonna a Pieve Santo Stefano (AR) all'Archivio Diaristico Nazionale, dove Clementina ha presentato un suo diario.